ARTE GRECA

PERIODO ARCAICO

Il periodo arcaico dell'arte greca è essenziale per comprendere le origini e lo sviluppo delle forme artistiche successive della civiltà greca. Durante questo periodo, che si estende approssimativamente dal 800 al 500 a.C., si sviluppano diverse pratiche artistiche, tra cui l'architettura, la scultura e la pittura, caratterizzate da un'evoluzione significativa nello stile e nelle tecniche.

Architettura e Decorazione dei Templi

Le prime decorazioni esterne dei templi erano realizzate in terracotta dipinta. Tuttavia, nel VI secolo a.C., si sviluppò l'uso della pietra scolpita, con tecniche sia di bassorilievo che di altorilievo. Le decorazioni architettoniche occupavano principalmente il frontone e il fregio, richiedendo agli artisti di risolvere complesse problematiche compositive dovute alla forma triangolare del frontone, con angoli acuti alla base e un'altezza limitata. Questo portò a soluzioni creative per adattarsi a queste peculiarità strutturali.

Scultura Arcaica

La scultura arcaica greca presenta come tema centrale la figura umana, con una predominanza di statue maschili nude, conosciute come koùroi (singolare: kouros), e statue femminili vestite, denominate kòrai (singolare: kore). Queste sculture monumentali, realizzate in pietra o marmo, fungevano da offerte votive nei santuari o come segnacoli funerari. Nelle prime fasi della scultura arcaica, si nota un'ispirazione alla scultura egizia, con pose rigide e una rappresentazione convenzionale della figura umana.

Il Sorriso Arcaico

Un elemento distintivo delle sculture di quest'epoca è il cosiddetto "sorriso arcaico". Questo sorriso, pur apparendo naturale, era in realtà una soluzione tecnica, utilizzata per conferire al volto una certa tridimensionalità, poiché le proporzioni non erano ancora completamente tondeggianti. La scultura si evolve in direzioni diverse, continuando a presentare un'interessante ricerca di rappresentazione realistica.

I Kouros

I kouroi rappresentano giovani uomini nudi, la cui nudità serve a mettere in evidenza le qualità fisiche e mentali. Queste statue presentano una postura tipica, con la testa eretta, le braccia distese lungo i fianchi, i pugni chiusi, e una gamba leggermente avanzata, come se l'individuo stesse compiendo un passo. Questa rappresentazione simboleggia spesso idealità giovanili e virtù, riflettendo i valori della società greca.

Scultura Dorica

La scultura dorica, fiorita tra il VII e il VI secolo a.C. nel Peloponneso, è caratterizzata da una predilezione per la figura umana nuda, forme semplici, proporzioni massicce e il sorriso arcaico. Le figure non seguono rigorosamente le leggi di somiglianza con la realtà. Un esempio emblematico di questa scultura è costituito dalle statue dei fratelli Klèobis e Bìton, in marmo realizzate da Polimède d'Argo e risalenti al 600-590 a.C., attualmente conservate nel Museo archeologico di Delfi.

Scultura Attica

La scultura attica segna un'evoluzione nella produzione scultorea della regione di Atene nel VI secolo a.C., caratterizzandosi per la morbidezza delle forme e proporzioni più slanciate. Le opere mostrano un'armonia migliore tra le diverse parti del corpo, un maggiore equilibrio di volumi e una raffinatezza del modellato con un'attenzione particolare ai dettagli anatomici. Le figure risultano meno rigide rispetto alle precedenti. Un esempio esemplare è il Moschophoros, una statua in marmo risalente al 570-560 a.C., che raffigura un giovane che trasporta un vitello sulle spalle, simbolo di offerta alla dea Atena.

La Kore

Le korai rappresentano figure femminili vestite con una lunga tunica (chitone) e un mantello (himation). Il vestito delle korai rifletteva il ruolo sociale della donna. Queste statue sono raffigurate con la testa eretta, i piedi uniti, un braccio disteso lungo il fianco a reggere la veste, e l'altro braccio ripiegato sul petto, in atto di tenere un vaso o un piatto con delle offerte. Un importante esempio di kore è la statua col peplo, un'opera di piccole dimensioni in marmo, conservata nel Museo dell'Acropoli di Atene, attribuita al Maestro di Rampin. Questa statua mostra una figura femminile con un braccio sinistro perduto, mentre il peplo offre una sensazione di morbidezza ai contorni del corpo.

Pittura Arcaica

Malgrado l'importanza storica della pittura nel periodo arcaico, purtroppo, non ci sono giunte molte testimonianze delle opere pittoriche di quell'epoca. Grazie a fonti storiche, siamo a conoscenza di pittori celebri come Polignoto di Taso e Nicia di Atene, noti per la loro capacità di rappresentare il vero—sia esso un ritratto, un animale o un paesaggio—con grande precisione. Tuttavia, i resti pittorici che sono pervenuti fino a noi sono in gran parte copie, a volte modificate, realizzate su tavola, in misura minore su affresco. Ciò ha reso difficile una piena comprensione dell'estetica pittorica arcaica.

Approfondimento sull'Arte Greca e il Periodo Arcaico

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