La Fine della Tetrarchia e l'Ascesa di Costantino

Nel 305 d.C., l'imperatore Diocleziano decise di ritirarsi a vita privata nella sua villa a Spalato. In questo contesto, invitò anche Massimiano, suo collega nell'Impero, a fare lo stesso. Questo ritiro portò a un rinnovamento della leadership, poiché i due Cesari, Costanzo Cloro e Galerio, furono promossi a Augusti e, a loro volta, nominarono altri due Cesari.

Tuttavia, la morte di Costanzo Cloro nel 306 scatenò una lotta per il potere che culminò nel 311, quando il figlio di Costanzo, Costantino, si scontrò con Massenzio, il figlio di Massimiano. La battaglia decisiva avvenne nel 312 presso Ponte Milvio, dove Costantino ottenne una vittoria significativa. In quell'occasione, si narra che Costantino avesse visto una croce nel cielo con l'iscrizione

In hoc signo vinces

che sarebbe diventata famosa nella storia.

Dopo questa vittoria, Costantino divenne l'unico imperatore dell'Impero Romano. Nel 313, Licinio, un generale della Dacia, sconfisse Massimino Daia, un cesare d'Oriente, ponendo le basi per una diarchia. Tuttavia, nel 323, Costantino sconfisse definitivamente Licinio e assunse il controllo esclusivo dell'Impero.

Politica di Costantino

Costantino implementò diverse riforme nel suo governo. Consolidò il culto dell'imperatore e potenziò l'apparato burocratico, introducendo barbari nella burocrazia e creando un'organizzazione gerarchica ben definita. Ai funzionari pubblici vennero concessi diversi privilegi, come l'esenzione dai tributi e il diritto di essere giudicati solo dall'imperatore.

Inoltre, Costantino riorganizzò l'esercito, rafforzando i corpi speciali nelle regioni più stabili e aumentando il ruolo della cavalleria. Aumentò anche significativamente la percentuale di soldati barbari nell'esercito, cercando di integrare diverse etnie all'interno delle forze armate romane.

Politica Economica e Sociale

Per affrontare l'inflazione, Costantino introdusse il solidus, una nuova moneta d'oro che aveva un valore proporzionale al suo peso. Tuttavia, questo portò a un crollo del valore delle monete di rame e bronzo, gravando pesantemente sul ceto medio di mercanti e artigiani che facevano uso di queste monete. La crisi economica portò a un ritorno al baratto per diversi settori. Inoltre, l'imperatore ribadì l'obbligo per ogni lavoratore di appartenere a una corporazione, vietando i cambi di mestiere, e imposto severi obblighi fiscali e militari, spingendo molti lavoratori agricoli ad abbandonare le loro terre per il brigantaggio.

Costantinopoli: La Nuova Roma

Nel 330, Costantino trasferì la capitale dell'Impero a Bisanzio, ribattezzandola Costantinopoli (ora Istanbul). Questa decisione fu motivata da vari fattori:

Fattori Commerciali: Costantinopoli era strategicamente situata come un ponte tra Europa e Asia, risultando ideale per il commercio delle merci provenienti dall’India e dalla Cina.
Fattori Militari: La nuova capitale permetteva a Costantino di controllare le legioni che difendevano il confine meridionale dai Parti e il limes danubiano dai Germani.
Fattori Religiosi: La distanza da Roma e dall’aristocrazia senatoria ancora pagana consentì all’imperatore di scegliere uomini di fede cristiana per il nuovo Senato.

La Politica Religiosa di Costantino

Costantino intraprese una significativa politica religiosa, culminando nell'editto di Milano del 313, che garantiva la libertà di culto ai cristiani. Questa iniziativa comportò anche il rimborso dei patrimoni confiscati durante le persecuzioni e l'esenzione dei cristiani dal pagamento delle tasse e dal servizio militare. Le chiese furono protette come luoghi sacri e riconosciute come inviolabili. Nel 321, Costantino concesse il valore civile ai tribunali ecclesiastici.

Nel 325, durante il concilio di Nicea, si oppose alla dottrina ariana, che negava la natura divina di Gesù, consolidando la posizione del cristianesimo nell'Impero. Costantino morì nel 337, lasciando l'Impero diviso tra i suoi tre figli: Costantino II, Costanzo II e Costante.

Alla sua morte, i tre figli si combatterono fra loro, riportando l'Impero in un periodo di caos. Alla fine, nel 350, prevalse Costanzo II, assumendo il controllo.

L'Ascesa e l'Impatto di Costantino sui Destini dell'Impero Romano

L'Ascesa e l'Impatto di Costantino sui Destini dell'Impero Romano